GUIDA ALLA VARIAZIONE DI POTENZA DEL CONTATORE ELETTRICO
Il contatore della luce ha una potenza kW che se superata comporta lo stacco dell’elettricità. Solitamente un contatore domestico ha 3 kW di potenza, ma può essere richiesto di aumentarla (e anche diminuirla). Per farlo è necessario contattare il tuo fornitore di luce facendo richiesta. Sarà poi quest’ultimo a richiedere l’operazione al distributore locale.
Tale operazione comporta un cambio delle condizioni economiche.
INFORMAZIONI NECESSARIE PER LA VARIAZIONE DI POTENZA
La procedura richiede delle informazioni:
- nome intestatario fornitura
- il codice POD, la sequenza alfa numerica che identifica un contatore della luce
- il codice cliente
- la potenza richiesta
DOCUMENTI DA PRESENTARE
- Modulo Richiesta Modifica condizioni contrattuali
- Documento d’identità dell’intestatario del contratto o del legale rappresentante in caso di società
- Codice fiscale
TEMPI PER IL CAMBIO DI POTENZA DEL CONTATORE ELETTRICO
Aumentare la potenza del tuo contatore è un'operazione veloce, se non è necessario cambiare contatore, il distributore in circa 5 giorni lavorativi provvedere al cambio. In caso contrario, se è necessario effettuare la sostituzione, la tempistica si allunga fino a 20 giorni lavorativi.
COSTI PER LA MODIFICA DI POTENZA
In base alle variazioni di potenza e/o tensione richieste, per l'aumento della potenza del contatore sono previsti dei costi una-tantum stabiliti periodicamente dalla ARERA: per le utenze in bassa tensione, va versato un contributo fisso di 25,88 euro, cui si sommano 73,17 euro per ogni kW di potenza aggiuntiva richiesta.
Aumentare la potenza del contatore elettrico comporta una spesa iniziale più un incremento dei costi fissi nella bolletta luce.
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